Fabio Jakobsen racconta la stagione del suo ritorno ai massimi livelli. Dopo l’incidente al Giro di Polonia 2020 si era temuto persino per la vita del corridore neerlandese, che però dopo varie operazioni è riuscito a tornare in gruppo e addirittura a vincere tappe in un GT prendendosi persino la maglia verde della Vuelta. Il velocista della Deceuninck-QuickStep, però, non ha dimenticato del tutto i momenti dell’incidente e per questo motivo ha raccontato in un’intervista con Helden che ora prima della gara controlla sempre le transenne e che in corsa gli può capitare di tirare il freno qualche volta in più rispetto a prima.
“Prima della partenza, guardo come sono posizionate le transenne. Prima non lo facevo – ha spiegato – Se il mio avversario devia troppo dalla sua traiettoria, io freno, mi rialzo e penso: ‘non voglio finire di nuovo in ospedale’. Come essere umano, ho realizzato che il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo. Sono felice di svegliarmi ancora ogni giorno. Alla Vuelta sono caduto di nuovo in una discesa scivolosa. Ho imprecato e sono subito risalito in bici, ma ho notato che i corridori intorno a me erano più scioccati di me. Mi hanno gridato ‘Fabio, tutto ok? Puoi continuare’ e ho risposto ‘sì, nulla di cui preoccuparsi, sono cose che possono succedere’. La prima vittoria di tappa alla Vuelta, poi, è stata come se fosse la fine della mia riabilitazione”.
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